Il progetto

Nucleare, ecco l’elenco delle aree idonee per il deposito delle scorie. Alcune tra la Murgia e la Basilicata

Scorie radioattive
Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato la proposta di Carta nazionale delle aree idonee (Cnai). Alcune sono ubicate a cavallo tra la Murgia e la Basilicata. La più vicina a Corato, a soli 40 chilometri in linea d'aria, si trova in agro di Gravina
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Lo spettro delle scorie nucleari torna a materializzarsi nel nostro territorio. Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato l’elenco delle aree idonee per la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, contenuto nella proposta di Carta nazionale delle aree idonee (Cnai), al fine di permettere lo stoccaggio in via definitiva delle scorie di bassa e media attività.

La Carta individua 51 zone i cui requisiti sono stati giudicati in linea con i parametri previsti dalla Guida tecnica Isin, che recepisce le normative internazionali per questo tipo di strutture. Alcune di queste aree sono ubicate a cavallo tra la Murgia e la Basilicata. La più vicina a Corato, a soli 40 chilometri in linea d’aria, si trova in agro di Gravina. A poca distanza ci sono ulteriori due aree tra Altamura e Matera, due tra Matera e Laterza e ben dieci in Basilicata tra Genzano di Lucania, Irsina, Matera, Bernalda, Montescaglioso e Montalbano Jonico.

Si tratta di un passo in avanti nell’iter per la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi: due anni fa, infatti, le stesse aree del nostro territorio erano state inserite nella Cnapi, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, e ora sono state confermate nella Cnai, la Carta nazionale delle aree idonee.

La Cnai è stata elaborata dalla Sogin (la società dello Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare), sulla base delle osservazioni emerse a seguito della consultazione pubblica e del seminario nazionale condotti dopo la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente Idonee (Cnapi), e approvata dall’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin).

Entro trenta giorni dalla pubblicazione della Carta possono presentare la propria autocandidatura a ospitare il deposito nazionale e il parco tecnologico gli enti territoriali le cui aree non sono presenti nella proposta di Cnai, nonché il Ministero della difesa per le strutture militari interessate. Possono inoltre presentare la propria autocandidatura, entro lo stesso termine, anche gli enti territoriali le cui aree sono presenti nella proposta di Cnai.

lunedì 18 Dicembre 2023

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