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Ex cava Santa Lucia: al via i lavori di recupero statico e riduzione del rischio idrogeologico

La Redazione
L'ex cava a nord-ovest della collina di S. Lucia
Il progetto è una eredità dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Vito Lionetti
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Sono iniziati i lavori di recupero statico e di riduzione del rischio idrogeologico della ex cava a nord-ovest della collina di S. Lucia.

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Da alcuni giorni la zona – che corrisponde ad un bacino idrico di circa un ettaro – è stata transennata ed è stato aperto il cantiere.

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Il progetto di consolidamento e di regimazione delle acque è una eredità dell’amministrazione guidata dal sindaco Vito Lionetti.

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Il primo progetto, quello preliminare, fu redatto dall’ufficio tecnico comunale e candidato con successo a finanziamento.

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Il secondo e terzo di livello di progettazione – quello definitivo ed esecutivo – e la messa a bando dei lavori passarono invece nelle mani dell’Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (ASSET) – l’organismo tecnico operativo della Regione Puglia dedicato alla pianificazione strategica, alla programmazione integrata, alla progettazione e alla attuazione di opere pubbliche – che  poche settimane fa ha dato il via libera alla cantierizzazione dell’opera. I lavori sono stati affidati alla ditta Pasqualino Luongo di Cervinara.

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«Un progetto – ricorda il consigliere comunale di opposizione Davide Del Re, che in quella amministrazione locale era vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici – redatto nel 2015 e candidato a finanziamento ministeriale: ricevette circa 2 milioni e 600.000 euro, unico in provincia di Bari». 

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Quella dell'ex cava – ricorda Del Re – «era una zona a rischio da mettere in sicurezza, ma anche un ambito da riqualificare: partendo dal problema si pensò infatti ad una soluzione, aperta però ad un futuro fatto di spazi sociali e servizi per i cittadini».

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Da un passato fatto di rischio idrogeologico, insomma, ad un futuro caratterizzato da sicurezza urbana e nuove occasioni di socialità: «Come per altre nostre iniziative – spiega Del Re, oggi parte della minoranza – dietro quel progetto c’era un’idea di città ricca di spazi di aggregazione e di cultura».

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Conclusi i lavori, Cassano avrà mitigato il rischio idrogeologico di una zona già molto urbanizzata e avrà un nuovo spazio su cui costruire un tessuto di opportunità: la speranza è che non rimanga uno dei tanti "vuoti" destinati ad essere colmati solo dallo sconforto e dal disappunto dei cittadini che vedono il paese sprofondare sempre più nella mediocrità.

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domenica 11 Aprile 2021

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