Diecimila euro: a tanto ammonta l’importo che il Comune di Cassano spera di incassare dal fitto dell’ex “Casa Bianca”, l’immobile di proprietà comunale che per anni ha ospitato una clinica privata e che da tempo è completamente inutilizzato.
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La giunta comunale, infatti, ha dato il via libera agli uffici comunali affinché predispongano una gara per l’aggiudicazione della struttura di piazza Dante.
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Dunque il Comune cerca di rifarsi di sei anni di mancati incassi: è dal 2015 che l’immobile, infatti, è vuoto, dopo il trasloco di “Casa Bianca Hospital” a Conversano.
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Sei anni nei quali la struttura è stata spesso oggetto di azioni vandaliche (denunciate ripetutamente dalle opposizioni).
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Chiunque si aggiudicherà l’immobile dovrà mantenerne l’utilizzo socio-sanitario, in linea con le disposizioni del piano urbanistico vigente.
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Il contratto di affitto avrà una durata di 9 anni (rinnovabili) e chi lo prenderà in locazione dovrà anche fornire una garanzia contrattuale pari ad un anno di fitto (123.750 euro).
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Cade nel vuoto, dunque, l’ipotesi di un riutilizzo “pubblico” della struttura, avanzata anni fa dal sindaco Vito Lionetti e recentemente riproposta dal PD cassanese guidato dalla segretaria Enza Battista.
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In un incontro di fine 2019, Domenico De Santis, esponente del Partito Democratico e attuale vice-capo di gabinetto del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dichiarò: «Sul recupero e sul riutilizzo della struttura dell’ex Casa Bianca si può ripartire dalla proposta di intesa fatta all’ASL dalla giunta del sindaco Lionetti. C’è la disponibilità della Regione Puglia e del direttore generale dell’ASL Antonio Sanguedolce, che ho sentito personalmente. Come Regione – spiegò l’esponente del PD – da molti anni siamo al lavoro per aumentare l’offerta di Sanità Pubblica sul territorio e l’immobile di Cassano potrebbe servire allo scopo, destinandolo magari ai servizi di riabilitazione o alle altre esigenze che il territorio può esprimere».
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«Cassano – disse l’allora consigliere di Emiliano – fu tra i primi enti locali a muoversi nella direzione di organizzare i servizi sanitari nei luoghi appartenenti al pubblico e non nei locali nella disponibilità dei privati, ma dopo la richiesta di un protocollo d’intesa fatta dal sindaco Vito Lionetti e accolta positivamente dall’ASL, il Comune è rimasto totalmente fermo. Faccio un appello all’attuale amministrazione – affermò De Santis -: facciamo ripartire quell’iniziativa iniziata anni fa».
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Ma per l’ex Casa Bianca l’amministrazione Di Medio ha scelto un destino diverso.
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