Comune "social"

Diretta Facebook Consiglio comunale su un profilo privato, l’interrogazione delle minoranze

La Redazione
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La comunicazione del Comune: il solito caos o qualcosa di più grave? Le opposizioni interrogano la sindaca
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La diretta Facebook dell’ultimo Consiglio comunale diventa oggetto di una interpellanza delle opposizioni rivolta alla sindaca Di Medio.

La seduta, anziché essere trasmessa sul profilo “social” istituzionale dell’amministrazione comunale, è finita su un profilo personale, privato, che sembrerebbe avere le stesse credenziali di accesso della pagina ufficiale del Comune.

Un mistero. Che si infittisce se si pensa che il disguido che ha impedito a molti cittadini di seguire i lavori del Consiglio, si è avuto proprio quando si discuteva l’interrogazione delle minoranze sulla vicenda della Tributaria Intercomunale e sul conflitto di interessi della Di Medio.

Nella nota che segue e che pubblichiamo integralmente, tutti i dubbi e le domande delle opposizioni.

Interpellanza: diretta streaming del Consiglio Comunale su pagina Facebook Città Cassanese.

Premesso che:

Le opposizioni alla vigilia del Consiglio Comunale del 26 u.s. invitavano i propri elettori e la cittadinanza intera a seguire la diretta streaming del Consiglio Comunale del 26 ottobre preannunciando tramite i social e per vie brevi l’interpellanza finalizzata a disporre una moratoria del pagamento delle tasse e dei tributi comunali da parte dei cittadini fino alla data di incasso del dovuto in esecuzione della sentenza della Corte dei Conti n.138/2012 e della SENTENZA n. 2785/2018 Tributaria Intercomunale che vede coinvolta il Sindaco in via diretta e tutta la maggioranza in via indiretta poiché chiamata a vigilare sull’effettivo incasso di quelle somme da parte del Comune;

La diretta Facebook dei lavori non era visibile dal solito canale ovvero la pagina che il Comune ha aperto (se vogliamo dirla tutta: in maniera del tutto estemporanea, senza seguire alcun protocollo!) ed a Consiglio già cominciato, alcuni Consiglieri comunali sono stati contattati da cittadini che chiedevano come mai non venisse trasmessa la diretta.

Il Capogruppo Santorsola ha quindi chiesto conto al Sindaco Maria Pia Di Medio su cosa stesse succedendo, dato che erano lì presenti i due tecnici che si occupano, oltre che della registrazione vocale dei lavori, anche della diretta Facebook.

Si scopre quindi che la diretta del Consiglio era regolarmente trasmessa non dalla pagina del Comune bensì da un’altra pagina: “Città Cassanese”. Chi l’abbia aperta e chi la gestisca non si sa, al momento. Si tratta di un “profilo privato”, aperto, cioè, da una persona fisica, un privato cittadino, dunque, che chissà come e perché trasmette la diretta di un Consiglio Comunale!

Anche i tecnici non sapevano spiegare poiché si sono collegati alla pagina Facebook Città Cassanese con le stesse credenziali della pagina solita, quella del Comune, da cui altre volte hanno trasmesso la diretta.

Le opposizioni si chiedevano e continuano a chiedersi: Che cosa succede nel nostro Comune? C’era forse qualcuno che aveva interesse a che i lavori, o almeno una parte degli stessi, non venissero visti ma soprattutto filmati e ve ne fosse traccia video? Magari perché gli argomenti, come anticipato dagli stessi esponenti dell’opposizione, erano particolarmente delicati, vedi il caso della “Tributaria Intercomunale”? Tutti cadevano dalle nuvole.

Tutte domande che al momento restano senza risposta. Almeno al momento, confidando che l’indagine amministrativa che dell’assessore Giustino ha promesso di condurre possa fare piena luce su quanto accaduto.

Va rilevato però:

– che il fatto riveste rilevanza penale ( art. 167, 167 bis e 167 ter Codice Privacy adeguato al GDRP ) poiché si tratta di introduzione di ignoto/i nella Casa comunale e nelle sue attività allo scopo di utilizzare dati pubblici e di pubblica utilità a proprio uso impedendo il reale godimento da parte dei cittadini

– che il fatto riveste rilevanza penale ( art. 169 Codice Privacy adeguato al GDRP ) poiché si tratta omissione da parte di chi è tenuto, di adozione delle misure minime di protezione

– che l’Ente, per quanto ci risulta, non ha ancora adempiuto agli obblighi previsti dal GDRP la cui scadenza era fissata al 25 maggio 2018

Tutto ciò premesso, La interpelliamo per sapere:

– se aldilà dell’indagine amministrativa che si è riservato di condurre il vice-Sindaco, sia stata inoltrata formale denuncia alla Procura della Repubblica e al Garante per la Protezione dei dati personali al fine di scoprire l’autore del misfatto anche al fine di comprendere se tale autore ha libero e incondizionato accesso, attraverso stesse password utilizzate dall’Ente, alla documentazione e all’attività dell’Ente stesso;

– se aldilà dell’indagine amministrativa che si è riservato di condurre il vice-Sindaco, sia stata inoltrata formale denuncia alla Procura della Repubblica e al Garante per la Protezione dei dati personali ed alla Polizia Postale al fine di sanzionare chi, pur avendone il compito, ha omesso di adottare le misure di protezione.

Cassano delle Murge, 31/10/2018

mercoledì 31 Ottobre 2018

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