La scelta

Rifiuti, continuare con il vecchio gestore o passare subito al nuovo? Per decidere sessanta giorni

La Redazione
Raccolta differenziata a Cassano
Ma forse la Di Medio ha già deciso di mantenere fino al 2020 l'attuale servizio di raccolta affidato a Tradeco e Murgia Servizi Ecologici
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Sessanta giorni, non oltre.

Dal momento della sottoscrizione del nuovo contratto per la gestione dei rifiuti tra i Comuni ricadenti nel territorio dell’ARO BA/4 e il raggruppamento di imprese “Teknoservice S.r.l. – Azienda Servizi Vari Spa e Raccolio S.r.l.” che si è aggiudicato l’appalto (firma prevista per oggi, ma poi rimandata al 16 gennaio), il Comune di Cassano avrà sessanta giorni di tempo per decidere se continuare ad affidarsi per il servizio di nettezza urbana all’Ati “Tradeco S.r.l. – Murgia Servizi Ecologici S.r.l.” fino a scadenza naturale del contratto, siglato nel dicembre del 2012, e prevista per il 31 gennaio del 2020, oppure se procedere alla risoluzione del contratto con l’attuale gestore e affidare da subito il servizio al nuovo fornitore.

È una possibilità prevista e normata dall’articolo 4 comma 2 della bozza di contratto. Una opportunità richiesta proprio dal Comune di Cassano nella giornata di ieri e concessa.

Dunque, entro due mesi la sindaca Di Medio e la sua squadra dovranno prendere una decisione. Visti gli attuali rapporti tra maggioranza e minoranza c’è da escludere che tale scelta possa essere condivisa con l’opposizione. E nemmeno, forse, con la cittadinanza.

La sensazione che emerge in queste ore, comunque, è che a Palazzo di Città si sia già deciso di proseguire con la Tradeco e la Murgia Servizi Ecologici fino al 2020: sulla base di quali argomentazioni, tecniche e/o politiche, lo comunicherà, forse, l’amministrazione comunale a tempo debito.

Un altro aspetto rilevante, inoltre, è emerso in queste ore.

Sono diversi i giudizi pendenti promossi dai concorrenti esclusi e da soggetti terzi contro l’aggiudicazione della gara al raggruppamento di imprese “Teknoservice S.r.l. – Azienda Servizi Vari Spa e Raccolio Srl”.

E ieri è giunta la diffida ai Comuni di Altamura, Gravina , Santeramo, Cassano, Toritto, Grumo e Poggiorsini da parte dell’azienda “Ambiente 2.0” – esclusa dalla gara -, che ha “consigliato” i sindaci di non firmare il contratto con il nuovo fornitore, perché laddove questa azienda avesse la meglio nelle aule dei tribunali, l’aggiudicazione definitiva a pochi giorni dalla discussione di merito di un ricorso (prevista per il 23 gennaio), si concretizzerebbe come un “evidente danno erariale”, con tutte le conseguenze del caso. “Ambiente 2.0” ha dichiarato che il risparmio che avrebbero ottenuto gli enti locali nel caso in cui essa si fosse aggiudicata l’appalto è di ben 7 milioni di euro.

Se questo è il quadro, allora i Comuni dell’ARO BA/4 hanno previsto l’aggiunta di una clausola al contratto che impegna il raggruppamento di imprese guidato da Teknoservice a rinunciare “irrevocabilmente e a titolo definitivo” ad ogni azioni di risarcimento nei confronti delle amministrazioni comunali ricadenti nel territorio dell’ARO BA/4 e di Consip nel caso che, a seguito delle varie cause legali ,“dovesse essere imposto il riesame e/o l’annullamento, anche in autotutela, dell’aggiudicazione definitiva e/o della gara e da ciò scaturisse qualsiasi tipo di invalidità e/o perdita di inefficacia del contratto”.

Una tutela, ma ovviamente solo in parte, ma che è il segno delle preoccupazioni che accompagnano la definitiva aggiudicazione di questo fondamentale servizio. Ricordiamo che l’appalto vinto da Teknoservice S.r.l. ha un valore di 143 milioni di euro e assegna il servizio per i prossimi 7 anni.

venerdì 12 Gennaio 2018

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