Cento euro per chi adotta un cane randagio.
L’amministrazione comunale al fine di stimolare l’adozione di cani randagi, recuperati sul territorio comunale e ricoverati presso i canili rifugio comunali e convenzionati, ha previsto un contributo economico “una tantum” per chi adotta un cane adulto.
La giunta Di Medio, in pratica, ha deciso di dare attuazione ad una delibera approvata dal Consiglio comunale nel novembre del 2014, quando l’assessore all’Ambiente di allora, Maria Luisa Marazia, propose un incentivo all’adozione dei randagi custoditi dal canile comunale per evitarne il sovraffollamento e per ridurre i costi di mantenimento degli animali recuperati sul territorio.
Una misura inserita in quella che doveva essere una più ampia azione di contrasto al fenomeno dell’abbandono dei cani sul territorio, autentica piaga per la nostra comunità, che costa alle casse del Comune più di 300mila euro all’anno.
«Il provvedimento – si legge in una nota del Comune – ha la finalità di garantire il miglior benessere dei cani, nonché dare loro maggiore possibilità di trovare l’affetto di un padrone o di un compagno di giochi ed un luogo idoneo dove poter vivere e, nel contempo, economizzare le spese derivanti dal mantenimento dei cani medesimi nei canili comunali».
Per l’adozione di un randagio adulto e la concessione del contributo – che è bene sottolineare ancora una volta è “una tantum” come contributo parziale alle spese di sostentamento dell’animale – il Comune ha previsto una serie di requisiti e di modalità di affidamento, tutte disponibili sul sito del Comune.