L’apertura di nuovi spazi dedicati al commercio nella zona industriale di Cassano, con la riconversione dei capannoni, in queste ultime settimane è oggetto di un confronto aspro tra la maggioranza e l’opposizione. Quest’ultima, di recente, in una conferenza stampa (che la destra cassanese ha riservato solo ad alcuni “selezionati” giornali) ha ribadito le sue posizioni, alle quali il primo cittadino di Cassano, Davide Del Re, risponde punto per punto.
Come avrebbero detto in conferenza stampa gli ex assessori della giunta Di Medio, Giustino e Caprio, EvViva Cassano si fa dettare l’agenda dagli uffici? «Non è così – risponde il sindaco –. La politica imposta gli obiettivi, agli uffici spetta raggiungerli seguendo la legge. In questo caso l’apertura della zona industriale al commercio è già nel nostro programma e occorrono i giusti tempi per fare le cose per bene e non arrecare danni ai proprietari». «La proposta della minoranza – continua il primo cittadino – è sbagliata così come è stata formulata. Senza regolamentazione, inoltre, si creerebbero squilibri nei valori catastali oltre a generare situazioni di “concorrenza sleale”. Ci sono situazioni diverse nell’attuale zona industriale: ad esempio, per il Consorzio, quanto proposto dall’opposizione è semplicemente inattuabile così come formulato e posto. Bisogna dare gli indirizzi giusti – continua il sindaco – ed è necessario fare la verifica degli standard e studiare il reperimento degli stessi. Ci vuole tempo e non come hanno fatto credere».
L’amministrazione comunale, secondo l’opposizione, sarebbe sorda a nuove prospettive di sviluppo per Cassano: «Falso anche questo – risponde Del Re –. Si vorrebbero illudere alcuni imprenditori distorcendo la realtà. Siamo favorevoli allo sviluppo e alla crescita del paese nel modo giusto e secondo la legge. E così agiremo». Per realizzare quanto si propone, la maggioranza – è l’altra critica che muove a EvViva Cassano la destra cassanese – occorrerebbero “molti anni”. «Anche questo è falso. La materia – spiega Del Re – è complessa e va affrontata guardando il quadro d’insieme a medio e lungo termine, ma alcuni aspetti si potranno realizzare nel breve termine. Ce ne stiamo occupando». Secondo l’opposizione, nel vicino Comune di Acquaviva il provvedimento è stato già adottato. «Falso. Nell’area produttiva di Acquaviva, ad oggi – afferma il primo cittadino –, non è stata applicata la legge invocata, ossia la n. 11 del giugno 2022». L’amministrazione comunale rigetta tutte le proposte della minoranza? «Una cosa che non corrisponde assolutamente a verità. Le proposte ricevute dall’opposizione – afferma il sindaco – non erano realizzabili così come formulate e sono state fatte con chiaro intento propagandistico. Non esiste che, dalla sera alla mattina, si possa ottenere la zona commerciale, ci vuole il tempo necessario per predisporre la documentazione».
Sulla questione, l’amministrazione comunale ha incontrato anche imprenditori, tecnici e cittadini: «Certo, lo scorso 4 gennaio, in sala consiliare, ho incontrato i cittadini interessati a questo provvedimento, mettendoci come sempre la faccia. Diversi imprenditori e tecnici – afferma Del Re – hanno spiegato quanto fosse sbagliata la proposta di delibera avanzata dall’opposizione in Consiglio comunale e gli stessi hanno spiegato come non sia possibile deliberare un cambio di destinazione d’uso dalla sera alla mattina: per esempio, la questione del Consorzio è diversa rispetto al resto della zona industriale: qui è necessaria una modifica all’accordo di programma, da chiedere alla Regione Puglia: ci vuole una variante con procedimento “speciale” e non ordinario. In sostanza, gli operatori economici hanno condiviso il percorso dell’amministrazione comunale, comprendendo che il Comune è favorevole ma che occorre il giusto tempo per fare le cose per bene».