Il fatto

Fu aggredita e morsa da un cane randagio, Comune condannato a risarcire il danno

Cane randagio
Cane randagio - immagine di repertorio
La vittima cercava di difendere il proprio cane dalla violenta aggressione di un cane vagante
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Il Comune di Cassano è stato condannato a risarcire il danno subito da una donna aggredita e morsa da un cane randagio.

Il fatto risale al novembre del 2018, quando – sotto gli occhi di alcuni testimoni – un cane vagante di grosse dimensioni si scagliò contro un altro cane, in quel momento portato a spasso dalla sua padrona per le vie del paese. La donna, nel tentativo di difendere il proprio cane da quella violenta aggressione, fu morsa al braccio dal randagio, riportando delle ferite.

Chiamati in giudizio dalla vittima dell’aggressione, il Comune di Cassano e l’Asl Bari – riconosciuta la loro “condotta colposa omissiva” in relazione all’obbligo di vigilanza dei cani randagi sul territorio – sono stati condannati nel febbraio scorso dal giudice di pace a risarcire il danno subito dalla proprietaria del cane – per inabilità parziale e danno biologico -, quantificato in circa 900 euro, oltre ad essere condannati al pagamento delle spese processuali (la richiesta di risarcimento della vittima era di circa 3mila euro).

Asl e Comune di Cassano (contumace nel processo) sono stati condannati in solido: se il recupero dei cani randagi spetta ai servizi veterinari dell’Asl – ha dichiarato nella sentenza il giudice di pace – ciò non determina il venir meno del potere di vigilanza e controllo dei Comuni, in virtù proprio della loro funzione istituzionale in materia veterinaria e quindi di tutela dell’igiene, della salute e dell’incolumità dei cittadini, sia in sede preventiva che repressiva del fenomeno, sempre più allarmante, del randagismo.

martedì 29 Novembre 2022

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