L'iniziativa dei Comuni del Meridione

I sindaci del Sud a Bruxelles per portare nel cuore dell’Europa la voce di un Sud che chiede equità

Davide Del Re e Davide Carlucci ©CassanoLive
i sindaci Davide Del Re e Davide Carlucci ©CassanoLive
Nella delegazione che comprende una novantina di amministratori locali, anche il sindaco di Cassano, Davide Del Re. Pnrr, Carlucci: «Rilanciata la richiesta di un'allocazione di risorse finanziarie pari al 70% del totale per le aree meridionali»
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Molti sindaci del Mezzogiorno sono in viaggio in queste ore verso Bruxelles per portare nel cuore dell’Europa la voce di un Sud che chiede sviluppo ed equità. Nella delegazione – che comprende una novantina di amministratori locali ed è ospitata da Piernicola Pedicini, europarlamentare dei Verdi – ci sono, tra gli altri, anche il sindaco di Cassano, Davide Del Re, di Acquaviva, Davide Carlucci, e di Santeramo, Vincenzo Casone. I primi cittadini – nel momento in cui il governo nazionale parla di una rimodulazione del Pnrr – rilanciano la richiesta di «un’allocazione di risorse finanziarie pari al 70% del totale per le aree meridionali». «A quella percentuale – spiega il sindaco Davide Carlucci, portavoce della Rete Recovery Sudsi arriva tenendo conto dei tre parametri indicati dall’Unione Europea (disoccupazione, Pil pro-capite e popolazione) nella ripartizione delle risorse agli Stati membri. Un criterio che è stato disatteso dal Governo Draghi ma che il nuovo governo Meloni potrebbe decidere di riprendere in considerazione. Oltretutto, molti progetti presentati dai Comuni meridionali sono stati ritenuti idonei ma non finanziati. Significa che c’è una grande domanda di rilancio degli investimenti pubblici nella più estesa area di divario interno a uno Stato di tutta l’Unione Europea, una domanda alla quale però lo Stato sta decidendo di non rispondere per mediazioni politico-territoriali che non hanno nulla a che vedere con gli obiettivi di coesione indicati dall’Europa». La delegazione dei sindaci ha già inviato un documento alla Commissione Peti (competente per la trattazione delle petizioni al Parlamento europeo) e alla Commissione Regi (la commissione permanente del Parlamento europeo per lo sviluppo regionale).

I sindaci meridionali ritengono condivisibile la richiesta del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che chiede una «forte semplificazione dell’iter autorizzativo per le opere Pnrr», e concordano sul no all’autonomia del sindaco di Bari, ma chiedono «lo scorrimento delle graduatorie degli avvisi già pubblicati» per consentire di velocizzare la spesa, ferma ancora a 11,5 milioni di euro rispetto ai 190,5 miliardi stanziati. «Speriamo che il sistema politico e mediatico nazionale – conclude Carlucci – non trascuri anche questa volta le nostre richieste, correndo invece ad accontentare i nostri colleghi del Nord ogni volta che recriminano l’esclusione dai bandi. Così si alimenta solo una contrapposizione che rischia di minare pericolosamente la coesione nazionale. Noi chiediamo invece che gli amministratori settentrionali comprendano le ragioni profonde che portano comunità che hanno la metà del Pil pro capite delle loro regioni, a chiedere di essere messe sul loro stesso piano in termini di diritti e di benessere. Un’Italia a due velocità non farà crescere nemmeno loro».

lunedì 7 Novembre 2022

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