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Patto dei Sindaci per il clima e l’energia: «Ora non ci sono più scuse»

Pasquale Molinari
Pasquale Molinari
Cambiamenti climatici
Patto dei Sindaci per il clima e l'energia: «Ora non ci sono più scuse»
I cambiamenti climatici stanno drasticamente cambiando le nostre vite, ora si deve avviare un percorso concreto. Legambiente disponibile a collaborare per azioni di supporto e informazione ai cittadini
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Come Legambiente Cassano accogliamo con favore la sottoscrizione da parte del Comune di Cassano delle Murge del  nuovo “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia” attraverso cui conseguire la riduzione delle emissioni di gas climalteranti del 55% (in base alle disposizioni della Comunità Europea) entro il 2030 e un programma d’azione che punti al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 20/30 per lo sviluppo sostenibile attraverso il cosiddetto PAESC – Piano d’Azione per l’Energia sostenibile e il Clima.

Un piano che non deve essere un semplice esercizio di stile nell’ambito della progettazione partecipativa, ma un percorso concreto e contestualizzato alle nostre caratteristiche urbane ed extraurbane e alle criticità (rischio idrogeologico, eventi meteorologici estremi, isole e ondate di calore), e quindi partire da un’analisi complessiva dell’intero territorio comunale (Borghi inclusi), dei suoi campi d’azione e da una revisione dei registri delle emissioni climalteranti (registri che dovrebbero essere stati elaborati per il vecchio PAES 2016-2020). Dati fondamentali per definire la vision di Cassano, ossia la direzione che il Comune intende seguire, con strategie e obiettivi ben fissati, per ridurre le proprie emissioni di CO2 con importanti ricadute su tutti gli attori locali ovvero:

  • cittadini che dovranno essere indirizzati verso modelli comportamentali orientati alla sostenibilità
  • amministratori comunali che, tra le 116 azioni previste per i 6 ambiti tematici, dovranno porre una maggiore attenzione al consumo di suolo e magari rimettere nel cassetto un vecchio progetto sulla Circonvallazione visto che, ormai, le alternative di viabilità stradale (certamente meno impattanti) su cui spostare il traffico pesante ci sono e potrebbero essere sperimentate da subito, attraverso un confronto tra i 41 Comuni della Città Metropolitana di Bari, firmatari del Patto.

Insomma, con questo atto il Comune non ha più scuse nel rispettare ciò che doveva già attuare ben 6 anni fa, con l’adesione nel 2016 al vecchio Patto dei Sindaci – PAES (con l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 20% all’anno 2020) soprattutto in un momento storico in cui i cambiamenti climatici stanno drasticamente cambiando le nostre vite e città e di cui il rapporto dell’Osservatorio CITTÀCLIMA 2021 di Legambiente è una preoccupante testimonianza. Per questo, come Legambiente abbiamo deciso di monitorare questo cammino in piena salita, intanto aspettando le informazioni che riguardano gli aspetti della vita della nostra realtà urbana ed extraurbana sui quali sarà necessario intervenire, e nel dettaglio:

Emissioni co2: con i livelli attuali del nostro comune, per promuovere localmente iniziative di decarbonizzazione coerenti con le azioni globali. A riguardo evidenziamo che EnelX ha realizzato uno strumento gratuito e basato su open data per le amministrazioni locali italiane, il CO2 City Index, che permette di stimare il livello delle emissioni di CO₂ nel territorio comunale.

Mobilità urbana: con i dati relativi ai veicoli privati (auto e moto) circolanti, fermo restando che i mezzi non inquinanti (elettrici) costituiscono ancor oggi una percentuale bassissima se non inesistente delle auto circolanti in paese. Quindi per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% al 2030 occorrerà intervenire in modo davvero significativo per eliminare i mezzi inquinanti ed estendere il più possibile l’elettrificazione del parco veicolare circolante oltre che garantire i collegamenti tra Borghi e Cassano con navetta/bus elettrico. Mentre, per quanto riguarda la mobilità a zero emissioni per definizione, che è quella che non usa nessun tipo di motore, e cioè la mobilità pedonale e ciclabile bisognerà dotare Cassano di piste ciclabili ed aree pedonali a partire da zone come la piazza/centro storico, le strade di accesso a scuole (zone scolastiche) e parco giochi.

Consumi energetici cittadini: con particolare riferimento a quelli coperti da energia elettrica prodotta nel territorio comunale da impianti fotovoltaici che vanno incrementati a livello individuale e collettivo (comunità energetiche), così come vanno favorite le progettualità per la produzione di Biogas (da sottoprodotti agricoli, da FORSU e frazione verde) che devono spostarsi drasticamente dagli scenari di mercato caratterizzati dalla costruzione di impianti di dimensione troppo elevate e quindi non contestualizzate al contesto urbano e agricolo.

A questi dati critici va integrato un elemento positivo ovvero le aree verdi comunali in quanto in grado di compensare le emissioni derivanti dall’attività umana (carbon offset). Infatti ville, giardini, parchi urbani, aree cittadine ed in particolare gli alberi operano un notevole assorbimento e sequestro della CO2 dall’atmosfera (mediante il processo fotosintetico). A riguardo, alcuni studi valutano che ogni ettaro di verde urbano, composto da un mix standard di alberi di medio e alto fusto, arbusti e prato, abbia un assorbimento medio presunto di 4,2 tonnellate di Co2 annue. Questo rende il Verde Urbano un patrimonio fondamentale per la tutela dell’ambiente e della salute e per far fronte ai cambiamenti climatici.

Apprezziamo l’azione messa in campo e come sempre Legambiente resta disponibile a collaborare per azioni di supporto e informazione ai cittadini.

L’autore è presidente del circolo Legambiente di Cassano

domenica 16 Ottobre 2022

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