Cronaca

Emergenza cinghiali, Parco Alta Murgia: «Più che mai al fianco degli agricoltori»

La Redazione
Un cinghiale.
Il presidente Tarantini ha incontrato i rappresentanti delle associazioni agricole, per discutere con loro modifiche al regolamento dei danni causati dalla fauna. Secondo Coldiretti, in Italia, i cinghiali "sarebbero due milioni"
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Neingiorni scorsi il presidentendel Parco Francesco Tarantini ha incontrato i rappresentanti dellenassociazioni agricole dell’Alta Murgia, per discutere con loronmodifiche e integrazioni da introdurre al regolamento dei dannincausati dalla fauna selvatica al patrimonio agroforestale enzootecnico.

«L’EntenParco – affermano da Gravina, sede dell’ente – è più che mai al fianco deglinagricoltori, i più colpiti dall’emergenza cinghiali che investenl’intero Paese. L’obiettivo delle modifiche è andare incontro ilnpiù possibile alle loro esigenze, rimodulando alcuni punti delnregolamento che riguardano l’entità degli indennizzi, le attivitàndi prevenzione e la denuncia, l’accertamento e la valutazione deindanni»

All’incontronhanno partecipato ColdirettinPuglia,nConfagricolturanPuglia,nCIAnAgricoltori Italiani Puglia enCopagrinPuglia.

Proprio Coldiretti nei giorni scorsi ha offerto la stima della presenza dei cinghiali nel nostro Paese:nsarebbero duenmilioni “trancittà e campagne”.

Lanpresenza dei cinghiali nelle piccole e grandi città – spieganColdiretti – ormai non è più purtroppo una curiosità ma un rischionconcreto per i cittadini, anche a causa dei numerosi incidentinstradali.

Lansicurezza nelle aree rurali ed urbane – denuncia la Coldiretti –nè in pericolo per il loro proliferare con l’invasione di campincoltivati e centri abitati dove spesso razzolano tra i rifiuti connevidenti rischi di carattere sanitario per la diffusione di malattiencome la peste suina.

Gli animali selvatici distruggono i raccolti agricoli, sterminanongli animali allevati e causano incidenti stradali con danni stimatinin centinaia di milioni di euro nell’ultimo decennio, senza contareni casi in cui ci sono state purtroppo anche vittime. Non è quindinpiù solo una questione di risarcimenti ma è diventato – affermanla Coldiretti – un fatto di sicurezza delle persone che vanaffrontato con la dovuta decisione. n

Oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indaginenColdiretti/Ixè – pensano che l’emergenza cinghiali vadanaffrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero.

mercoledì 14 Ottobre 2020

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