Oggi primo sit-in di protesta dinanzi all’ingresso della ex Fondazione “Maugeri” di Cassano dei lavoratori addetti alle pulizie che con il trasferimento della sede da Cassano a Bari rischiano il licenziamento.
Non ci sarebbe una “clausola sociale”, infatti, che obbligherebbe il nuovo appaltatore del servizio presso la nuova sede di via Cotugno a Bari, di assorbire i lavoratori impegnati in questi anni nella struttura cassanese.
A rischio di perdere il posto di lavoro ci sarebbero 19 persone delle 23 attualmente occupate: fonti sindacali confermerebbero che 4 operaie della vecchia cooperativa sono state nassorbite dalla nuova impresa.
Sulla vicenda interviene ancora una volta il deputato del Movimento 5 Stelle Nuznio Angiola.
«Rossanan Angiulo e Giorgio Lacasella del meetup M5S di Cassano delle Murge – dichiara il parlamentare santermano – mi nriferiscono della tragedia che stanno attraversando ben 23 lavoratori nfinora addetti alle pulizie del Maugeri.
Che la storia del ntrasferimento del Maugeri da Cassano delle Murge a Bari-Santa Fara, navesse rappresentato una stratosferica presa in giro per tutta la ncomunità murgiana, è ormai fin troppo chiaro a tutti.
Ma il nfatto che la Maugeri, nella totale indifferenza o disattenzione della ninetta amministrazione Emiliano e della insignificante amministrazione nDi Medio, evitasse addirittura di inserire una qualsivoglia clausola di nsalvaguardia dei lavoratori, soprattutto cassanesi, reietti e nabbandonati al loro destino, nelle gare di affidamento dei servizi, nquesto è veramente troppo e rappresenta una offesa alla intelligenza ndell’intera comunità murgiana.
Mi attiverò portando nall’attenzione del Ministro Patuanelli e del Parlamento della Repubblican Italiana questo comportamento censurabile e privo di un minimo di buon nsenso. Ci riempiamo la bocca di Responsabilità Sociale di Impresa, ma nqui mancando i minimi rudimenti di rispetto per una comunità trafitta, an causa di una vicenda, quella del trasferimento a Bari della Maugeri, nche sa sempre più dell’incredibile».