Si sentiva da più parti che sarebbe stato l’anno buono, che la squadra c’era, che si era creata una sinergia tra le parti chiamate in causa, che si respirava l’aria delle grandi imprese.
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rnLa grande impresa purtroppo l’ha fatta il Monopoli (nella regular season sconfitto 7 a 4 all’andata e smorzato con lo 0 a 0 del ritorno), sconfiggendo 4 a 3 i biancazzurri il 21 aprile al PalaColombo di Ruvo di Puglia.
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rnGara di semifinale dei play off che non ha avuto storia, seppure il tabellino non indichi una disfatta clamorosa.
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rnChi è stato spettatore della partita ha parlato di “squadra già al mare”, insomma di un quintetto senza mordente, incapace di affrontare l’onda d’urto monopolitana, sospinta dai 150 tifosi giunti in quel di Ruvo.
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rnE pensare che la partita si era messa bene per gli uomini di mister Di Cosmo, in vantaggio grazie alla rete del sempre puntuale Sassanelli.
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rnMa il gol non spegneva le velleità degli avversari, anzi creava l’effetto contrario favorendo, oltre ad un rapido pareggio, anche la seconda e terza marcatura, permettendo al Monopoli di chiudere la prima frazione in vantaggio di due gol.
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rnEd ai tifosi biancazzurri seduti sulle gradinate del Palasport Viale Colombo non sembrava vero di vedere la loro squadra al rientro molle, sulle gambe, senza la necessaria foga agonistica che la posta in palio garantiva, sicuramente Cassano, ma decisamente poco “Atletico”.
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rnCome una mannaia sul capo dei cassanesi arrivava il poker biancoverde, a suggellare una prestazione quasi perfetta. Quasi perché qui scattava un orgoglioso (ma infruttuoso) tentativo di rientro in partita del Cassano, con la doppietta (il secondo su tiro libero) del capitano Piero Lillo. Finale 4-3, anche se del celebre risultato dell’Azteca 1974 c’è davvero poco.
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rnQuanto al Monopoli, la sua corsa è finita in finale, dove è stato sconfitto dal Brindisi, che ora affronterà nel triangolare nazionale la vincente dei play off della Campania e della Basilicata.
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rnSono finiti i tempi delle speranze ed iniziano quelli dei processi a Cassano, doveroso sarebbe un tavolo tra il presidente Ruggiero, dirigenza e allenatore per trovare i motivi di un’imprevista Waterloo, evidenziarli, tentare di correggerli e capire se tra il parco giocatori ed il mister c’è ancora quella sinergia fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo miseramente fallito quest’anno.
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rnNon basta la cavalcata vincente in coppa Puglia che, invece di rafforzare i propositi, li ha smorzati, attenuati, creando quella patina di superficialità che ha impedito alla squadra di tirarsi fuori da situazioni diventate difficili.
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rnL’unico grazie per questa annata va alla dirigenza, capace di allestire ancora una volta una squadra (perlomeno sulla carta ) competitiva, districandosi nel difficile ruolo di parafulmini nei momenti meno fortunati.
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rnLa speranza è di ritrovarci qui, fra un anno, a commentare la tanto sospirata promozione in serie B.
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rnPerciò tutti dobbiamo remare nella stessa direzione dal primo giorno della preparazione fisica, magari incarnandoci e rendendoci partecipi della vita sportiva del paese, abbandonando le fattezze da ectoplasma (vero Assessore?).
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rnLa prossima volta però al mare i giocatori andassero a partita vinta, non durante, sarebbe sicuramente più gratificante.
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