Cronaca

Migranti, garante per l’infanzia: “A Cassano sequestrata e minacciata in una comunità per minori”

La Redazione
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L'episodio a Cassano delle Murge. La garante nazionale Filomena Albano: "I ragazzi in stato di sovraeccitazione, hanno minacciato la responsabile". La garante regionale Rosy Paparella.
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La Garante Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, ieri in visita a Cassano dichiara 

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Li hanno chiusi all'interno della struttura. Hanno bloccato le loro automobili, impedito l'accesso al cancello di uscita. "O ci date qualche risposta, oppure da qui non uscite" hanno gridato. E' servito l'intervento dei carabinieri per far concludere la visita della Garante per i minori al centro per stranieri accompagnati di Cassano Murge.
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n"Ci hanno sequestrati per più di un'ora, è stata una brutta avventura" racconta Filomena Albano, il magistrato che in questi giorni sta effettuando un monitoraggio di tutte le strutture che accolgono migranti minorenni in tutto il paese e che mercoledì 15 febbraio, appunto, era in Puglia. La visita era prevista da tempo e serviva, appunto, a verificare le condizioni nelle quali questi ragazzi erano ospitati. "Facciamo questo lavoro da tempo ma una situazione del genere non era mai successa" ammette Rosy Paparella, la garante pugliese che accompagnava Albano nel tour insieme a un folto gruppo di persone, tra cui alcuni magistrati.
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n"Nella struttura ci sono una trentina di ragazzi – racconta la Paparella – che arrivano da Gambia, Nigeria ed Egitto, completamente esasperati. Sono lì da dicembre e in questi due mesi non hanno fatto nulla. Solo mangiare e dormire. Non è partito un progetto, non vanno a scuola, niente. Sono in attesa di una nuova destinazione ma non hanno risposte. In più alcuni di loro, i dieci più esagitati, arrivano dalla Calabria dove per 11 mesi erano stati ospitati in un centro per adulti. Una situazione esplosiva che, effettivamente, ieri è degenerata ".  

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"Nel momento in cui le nostre macchine sono state parcheggiate – ha raccontato Albano – ci hanno chiuso all'interno della struttura, alcuni dei ragazzi hanno bloccato le vie d'uscita, impedendo allemacchine di muoversi. Alcuni di questi ragazzi erano in stato di sovra eccitazione nervosa visibile e hanno minacciato ripetutamente la responsabile della struttura. Alcuni addirittura di tagliarle la gola. Questi episodi vanno avanti da giorni e sabato scorso hanno distrutto un locale all'interno della struttura".  

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"Sono esasperati – dice la Paparella – per legge avrebbero dovuto rimanere in strutture di questo tipo per non più di 60 giorni e invece appunto c'è gente che sta così da 15 mesi. Hanno affrontato viaggi infernali per arrivare in Italia e immaginavano il loro futuro in maniera diversa, non una lunga attesa di chissà che cosa poi. Per questo è necessario dare loro risposte assolutamente in tempi brevi, altrimenti l'esasperazione porta a follie di questo tipo".  

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La situazione è stata molto tesa. E soltanto con l'arrivo dei carabinieri la delegazione è riuscita a uscire, ma i ragazzi hanno continuato a tenere dentro gli operatori, poi liberati in seguito. "Noi continueremo nel nostro lavoro- dice la garante- con le poche forze che abbiamo a disposizione. Il problema dei tempi è rilevante. La prima accoglienza, soprattutto quando su questi numeri, funziona se è limitata nei tempi".

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giovedì 16 Febbraio 2017

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