Domani riapre la scuola.
Scade oggi, infatti, l’ordinanza della sindaca che aveva imposto la chiusura dei plessi del “Perotti-Ruffo” per consentire la sanificazione delle aule e degli ambienti scolastici dopo il caso dell’insegnante risultata positiva al Covid.
«Le attività didattiche con alunni in presenza – scrive in una nota la dirigente Ippolita Lazazzera – riprendono il giorno 19 novembre con gli stessi orari e le stesse modalità organizzative antecedenti alla chiusura per Ordinanza del Sindaco.
Tutti gli scaglionamenti agli ingressi sono confermati, vista la situazione epidemiologica in atto, a livello locale e nazionale.
Quindi si ribadisce che sia gli alunni che i docenti in presenza devono obbligatoriamente indossare la mascherina per tutto il tempo scuola, dall’ingresso all’uscita.
Sono confermati gli orari anche della DDI di Scuola Primaria e Secondaria antecedenti la chiusura.
Le famiglie, che intendono cambiare eventualmente la scelta tra DDI e presenza e viceversa, invieranno modulo al docente entro stasera; chi non intende modificare la scelta antecedente non deve fare nulla.
Tutti i plessi sono stati sanificati.
Gli alunni ed il personale che abbiano ricevuto nota di messa in quarantena devono seguirne le disposizioni.
I docenti che abbiano tutta la classe a distanza possono tenere le lezioni da casa salvo che abbiano altre classi in presenza.
Tutti sono tenuti a rispettare rigorosamente le misure di contenimento».
Ma come si fa a procedere in tal modo? Appena ci sarà un nuovo positivo, magari asintomatico e non contagioso, si richiuderà tutto di nuovo per giorni? Quindi la mascherina e il lavaggio delle mani non servono a nulla? I Sindaci vanno ormai a ruota libera.
Quanti giorni servono per sanificare? Chi dice che il virus sopravvive per giorni sui banchi? Allarmismo pericoloso.